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L'approccio sistemico-relazionale

Siamo esseri relazionali: nasciamo da una relazione e ci nutriamo di relazioni.

La nostra vita, da quando veniamo messi al mondo, è scandita da una serie di eventi critici che determinano il passaggio da una fase all'altra del ciclo vitale attraverso compiti di sviluppo che ci permettono di evolvere.


Alcuni di questi eventi trasformativi segnano la nostra esistenza (un cambiamento di lavoro, la convivenza o il matrimonio, le normali crisi di crescita, l'arrivo di un figlio, l’affrontare una malattia o un lutto) e talvolta possono essere difficili da affrontare ed elaborare.

Davanti a questi eventi critici talvolta le persone possono sperimentare uno stato di crisi. La crisi, con la relativa sofferenza provata, può essere letta come un’occasione di crescita, di scelta, un momento che pone l'individuo davanti a delle sfide da affrontare.

Una scelta tra un modo (di vivere, di essere), ormai percepito come inadeguato, e qualcosa di nuovo che spesso, in quanto sconosciuto, ci può spaventare. Ogni scelta che facciamo comporta necessariamente una perdita e questo può portare la persona a sperimentare uno stato di disagio, di indecisione, di confusione, di dolore.

Per chiarire questo concetto basta prendere come esempio un bambino che entra nell'adolescenza e si separa dall'infanzia oppure ai genitori di quel bambino che entrano in contatto con l'idea che il proprio figlio non sarà bambino per sempre: questo passaggio evolutivo comporterà un cambiamento anche per loro, come genitori e come coniugi.

A volte, di fronte ai compiti e alle sfide che la vita ci pone, capita di sentirsi bloccati e non riuscire ad andare avanti. Questo blocco può manifestarsi in svariate forme: ansia, attacchi di panico, depressione, fobie, tendenza ad abbuffarsi o a non alimentarsi, insonnia...

Oppure si può manifestare attraverso insicurezza, scarsa stima di sè, la sensazione di non riuscire a comunicare efficacemente con gli altri.

I sintomi dunque sono una forma di comunicazione, possono creare forti stati di sofferenza ma possono esseri utilizzati per comprendere cosa è necessario cambiare nella propria vita.

Non è tanto importante il sintomo o l'etichetta che possiamo usare per definire il problema ma il significato che gli diamo.

L'approccio sistemico relazionale parte dal presupposto che le relazioni interpersonali hanno una grande influenza sullo stato di benessere o malessere sperimentato da un individuo in un particolare momento di vita.

Comprendere sé stessi, le proprie dinamiche interpersonali ed elaborarne i significati è il primo passo per riuscire a dare un senso e soprattutto un "posto" al nostro vissuto. Questo permette di metterci al centro e recuperare le nostre risorse personali che, a volte, possono apparire annebbiate da contenuti emotivi o disagi psicofisici che rischiano di ostacolare il nostro percorso evolutivo.


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